ZUC DAL BOR m. 2195 BIVACCO G. BIANCHI m. 1712

In collaborazione con la Sezione di Nova Gorica di Planinska skupina Poste in Telekoma

Punto panoramico inconfondibile e riconoscibile da grande parte del territorio Carnico (e non solo!), lo Zuc dal Bor riveste il ruolo di “sentinella verso Est” del gruppo Sernio/Grauzaria. Meta raggiunta già nel 1899 da J.Kugy ma per una via non più percorribile, questa piccola ma particolare cima risulta comunque un’ambita meta per via delle ultime difficoltà che si incontrano nel salirla. L’escursione, su terreno tipicamente carnico, prevede la partenza dall’ultimo punto raggiungibile in automobile della Val Alba, splendido rifugio di naturalità parallelo ma ben nascosto rispetto alla più nota Val Aupa, che percorreremo solo parzialmente con una splendida vista verso la Creta Grauzaria che ci accompagnerà per tutta la giornata. La prima parte dell’escursione, fino alla conca della (non più presente) C.ra Chiavals ovvero del biv. Bianchi, presenta ben chiari i segni della grande guerra. Il sentiero, largo e comodo in questo tratto, è stato parzialmente scavato nella roccia e sono chiare le opere per renderne la pendenza costante nel tratto più ripido. Diverso invece l’ambiente che troveremo salendo verso la cima (parte dell’Alta Via CAI Moggio), tra zolle erbose e un bel tratto di facile cresta panoramica fino alla parete finale.

ITINERARIO:

Dal parcheggio della Val Alba (1050m) il gruppo A partirà celermente lungo la mulattiera che scende a traversare il Rio Alba (parz. sent. CAI 450) e poi risale sul versante opposto della valle a prendere il sent. CAI 428, che si trasforma presto in comodo e panoramico itinerario fino al biv. Bianchi. Acqua poco sotto il bivacco. Il gruppo B partirà invece con meno fretta e deviando leggermente l’itinerario sulla carreggiabile che porta prima e in breve al bel rif. Vualt (acqua presente) e poi traversa comodamente lo stesso Rio Alba divenendo lo stesso sent. CAI 428 percorso dal primo gruppo. La salita, lenta e costante, porterà tutti al Biv. Bianchi (1712m – ore 2) il gruppo B si fermerà per il meritato riposo o valuterà con il capogita la breve ma panoramica deviazione fino a forc. Chiavals (1869). Nel frattempo il gruppo A sarà già ben distaccato e avrà lasciato il sentiero per seguire le tracce segnate dell’Alta Via CAI Moggio lungo il conoide detritico ben visibile dal bivacco in direzione della cresta a Est dello stesso. Raggiunta faticosamente la stessa, a quota 1950, inizia il tratto più panoramico dell’itinerario, con belle visioni verso le Alpi Carniche Orientali ma anche verso i massicci delle Alpi Giulie. Il tratto di cresta scorrerà con attenzione ma senza difficoltà e dopo poco si potrà vedere ben chiara la meta, con la sua parete finale. La via originaria (da Sud) non è più percorribile per via di numerosi crolli e quindi è necessario affrontare la salita con un tratto più alpinistico dal versante Ovest. La parete finale presenta prima due brevi tratti non difficili ma con esposizione (I+/II) e poi una breve parete finale di 10m circa (III). Questo tratto di via verrà attrezzato con corde fisse dai capigita e solo nella parete finale è previsto di recuperare e calare i gitanti singolarmente. Per questo viene richiesto di disporre di kit da ferrata per snellire notevolmente le operazioni nella parti iniziale. I capigita saranno comunque a disposizione per aiutare e consigliare i partecipanti in tutti i passaggi. Discesa: Il rientro è previsto per la via di andata ed eventuali deviazioni verranno decise e concordate in loco.

NOTE:

Per partecipare alle gite è necessario iscriversi presso la segreteria della sezione il martedì o il venerdì dalle ore 20.00 alle ore 22.00.

I Capigita si riservano la facoltà di apportare modifiche a quanto programmato qualora le condizioni meteo o di sicurezza lo richiedessero.

Data

Giu 02 2024
Expired!

Etichette

EEA - Escursionisti esperti con attrezzatura

Luogo

Alpi Carniche
Categoria