Storia

LA SEZIONE CAI DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO

STORIA DELLA SEZIONE

Il Club Alpino Italiano si costituì a San Vito al Tagliamento, come Sottosezione della Sezione di Pordenone, nel 1969 in seguito alla crescente presenza di sanvitesi frequentatori della montagna. Col crescere delle attività escursionistiche, sciistiche ed alpinistiche, ma soprattutto col notevole incremento dei soci, si costituì nel 1975 la Sezione CAI di San Vito al Tagliamento, presieduta da Silvana Ciani, prima donna in Italia a dirigere una sezione del CAI. Nel 1983, dopo due estati di duri lavori da parte di numerosi soci, venne inaugurato il Bivacco “Casera Pramaggiore”, situato a 1812 m nel Comune di Claut, in alta Valcellina, quale ricovero escursionistico aperto a tutti e punto di riferimento per le attività della Sezione in montagna.

Negli anni Ottanta crebbe il numero degli alpinisti del CAI di San Vito e nacque la necessità di potersi allenare su una struttura vicina al paese, così nel 1990, in netto anticipo rispetto ai tempi attuali, venne inaugurata, tutt’ora unica nel suo genere grazie al lato costruito con roccia naturale, la Palestra di Arrampicata “Mario Bianco”. Proprio quest’ultimo fu una figura di riferimento sia nell’ambiente alpinistico sanvitese, sia per quanto riguarda la costruzione e la promozione della palestra; così, in seguito alla sua prematura scomparsa, a fine anni Novanta essa gli fu intitolata. Venne in seguito ampliata con la costruzione degli strapiombi, inaugurati nel 2002, e con il doppio boulder nel 2010. La struttura è così completa per i vari tipi di arrampicata sportiva.

A supporto della palestra, nel 1996 venne costruita dai soci e inaugurata la nuova Sede Sociale a fianco della palestra stessa.

Nel 2007 venne completata la ricostruzione e inaugurato il Bivacco “Guglielmo Varnerin”, nell’antico borgo di Tamar, nel Comune di Tramonti di Sotto, il quale è diventato di proprietà della sezione nel 2015 per volontà delle famiglie Miniutti e Varnerin.

Dal 2018, infine, si occupa della gestione e della manutenzione della Casera Montelonga, in Comune di Barcis, ristrutturata dal comune, gestendola come ricovero escursionistico sempre aperto.

IL FUTURO:

Per quanto riguarda le prospettive future va segnalato che le prove di arrampicata sono state inserite, per la prima volta, nelle specialità olimpiche di Tokio. In tal senso le aspettative del gruppo dirigente prevedono nell’immediato futuro un incremento significativo di arrampicatori trovando la nostra sede, con oculata preveggenza, già pronta e all’avanguardia rispetto ad altre sezioni CAI. Inoltre il “gruppo roccia” già provvede ad organizzare corsi di formazione e aggiornamento di arrampicata sportiva per i nuovi adepti.

A tal proposito va segnalato che l’impegno del nostro Direttivo è sempre finalizzato a promuovere la frequentazione sicura della montagna sia nelle escursioni che nelle arrampicate. Già per tempo nostri soci hanno partecipato a corsi formativi regionali acquisendo il titolo di “Istruttori di arrampicata sportiva” (con titolo AICS) e istruttori di alpinismo in collaborazione con il CAI di Spilimbergo. In questo modo oltre a migliorare le didattiche e le tecniche di arrampicata la nostra Sezione CAI ha voluto tutelare i nostri volenterosi istruttori e la dirigenza CAI   fornendo loro un titolo che ne attesta la preparazione, la professionalità e la garanzia che le procedure di addestramento seguono un percorso certificato da Enti preposti a tale attività. Inoltre la nostra Sezione mette a disposizione manuali riferiti ai vari aspetti dell’andare in montagna (come “Alpinismo su roccia” o “Medicina e montagna”) oltre a informazioni per la prevenzione degli incidenti curata principalmente dal CNAS e il sito web Montagna Amica e Sicura. La nostra Sezione CAI cura la manutenzione e la segnaletica dei sentieri e delle vie ferrate mantenendo e aggiornando il catasto sentieri. Va aggiunto a questo che la nostra Sezione, attraverso la Commissione centrale per la tutela dell’ambiente montano (TAM), diffonde la conoscenza dei problemi della conservazione dei luoghi montani e promuove iniziative di salvaguardia dell’ambiente naturale e culturale della montagna. Tutta questa questa attività si fonda sulla convinzione che la montagna è certamente un ambiente di crescita anche morale per tutti gli amanti della montagna.