Croda Punta Mont – m. 972

Il percorso segue in parte una vecchia mulattiera e porta, dopo pochi minuti, alla vecchia chiesetta sconsacrata di S. Vigilio; da questa, con ripido pendio, si raggiunge un pianoro sul lato ad ovest della valle, ove è presente una piccola sorgente d’acqua. Proseguendo ci si addentra nel bosco adulto di carpini e faggi fino a ricominciare l’ascesa; un leggero tratto pianeggiante prepara per il tratto più impegnativo che ripidamente porta alla sella. A questo punto il sentiero si snoda in mezzo a piccole rocce fino a far raggiungere il punto più alto (Cima Campo). Qui sono visibili, grazie all’annuale manutenzione dei volontari, le trincee dalle quali, durante la Prima Guerra Mondiale, si presidiava il passo; un piccolo tavolino con una panca può ospitare il ristoro. Da qui si può facilmente raggiungere uno sperone panoramico Croda punta Mont 972m con una bellissima vista sulla valle del S. Boldo, le colline sottostanti e, dalla parte opposta, il versante che scende verso Trichiana. Dopo una sosta si proseguirà verso passo la scaletta a q 900 e scendiamo a sinistra per il 990 prestando molta attenzione perché è a tratti rovinato. A q 650 si svolta a sinistra prendendo il Sentiero Malvidai. Questo sentiero, inizialmente panoramico, rimane più o meno alla stessa quota procedendo con alcuni saliscendi, in qualche tratto presenta esposizione ma la sua traccia è sempre ampia. Il suo sviluppo è in direzione sud fino all’insellatura tra il Col Maren e il Monte Pallone, q 650 m dove si incontra una strada forestale nella quale si immette. Qui saliremo a dx per traccia labile e a tratti ripida al Monte Pallone q 700m. Da qui scenderemo per traccia alla mulattiera incrociata all’insellatura che seguiremo fino al capitello di san Ottilia a quota 320m.