Circa 5 Km dopo l’abitato di Barcis, poco oltre il P.te di Mezzo Canale a quota m. 450 (tabella), il sentiero inizia in corrispondenza di una piazzola per posteggiare l’auto. Con qualche tornante in un denso bosco artificiale di abeti rossi, risale un costone e giunge su una sella erbosa. Da qui si risale il costone a destra (tabelle), tralasciando l’ex sentiero CAI che si addentrava nella profonda Val Provagna (sinistra).

Dopo aver superato un traliccio dell’alta tensione, alternando rampe ripide e tratti a tornanti, il sentiero risale il costone che riserva anche visuali panoramiche, fino a raggiungere un piccolo colle, dal quale poi si deve perdere un po’ di quota. Da qui si prosegue con lunghi tratti di saliscendi e in h 1.45 si giunge al fondo della Val dei Rosari, dove ci si collega all’ex sentiero CAI che saliva nel fondo della Val Provagna (tabelle).

Si prosegue ora su una costa erta e franosa obliquando verso sinistra, poi per balze erbose e ripidi pendii boscati di faggio, si raggiunge la piccola radura dove è situato il Bivacco Val Provagna, (ex C.ra Tamer di Mezzo – m. 1123) che è in condizioni alquanto precarie. Al suo interno c’è una vecchia stufa (non utilizzabile), qualche branda (non utilizzabile), tavolo e panche. Può comunque dare riparo in caso di maltempo. Non c’è acqua nei dintorni del bivacco. 

Il sentiero prosegue in direzione NO dentro un bel bosco misto, verso F.lla Giaveit (m. 1438), salendo a tratti anche ripidamente. Dalla forcella, tra pini e mughete, con tratti ripidi si sale in direzione NE la dorsale occidentale del M. Provagna, traversando infine in falsopiano in versante Val Chialedina, fino a q. 1598 m dove ha inizio la discesa verso la V. Chialedina (continuando sulla dorsale in 20 minuti è possibile raggiungere la vetta del panoramicissimo Monte Provagna – m. 1696).

Il sentiero ora scende ripidamente su una dorsale per circa 350 metri di quota poi svolta a sinistra, guadagna un’altra dorsale e dopo altri 200 metri di discesa svolta di nuovo a sinistra e su terreno più agevole, giunge al margine di un canalone fino alla rotabile della Val Chialedina a quota m. 813 (la rotabile, aperta al traffico, è anche segnata con segn. CAI 965 che da Cellino di Sopra sale al Passo di Valbona).